venerdì 4 marzo 2011

L'ARMA SEGRETA DEI NAZISTI !!!

L'ARMA SEGRETA DEI NAZISTI !!!



....................................................................................................................................................................
A New York, nel dicembre 1944 si sparse improvvisamente la voce di un
attacco tedesco
ormai imminente sulla metropoli, guidato da dischi volanti che trasportavano armi atomiche.
Contemporaneamente il New York Times riportò la notizia di una misteriosa sfera sospesa in aria e
publicò foto di oggetti non identificabili che sfrecciavano a evidente, altissima velocità.
Secondo l'articolo alcuni londinesi avevano visto questi dischi passare a volo radente sotto i ponti del Tamigi.
Pure fantasie? No.

Oggi si sa che quelle paure non erano del tutto infondate. I nazisti stavano davvero lavorando a nuove armi
fantascientifiche. E tra queste c'erano i dischi volanti.

....................................................................................................................................................................


Werner Von Braun, il secondo da destra durante un'ispezione della base di Peenemünde, dove venivano
costruiti i missili V2 . Gli eserciti alleati erano sbarcati in Normandia un anno prima, il fronte occidentale tedesco era ormai prossimo al crollo definitivo, ma, nonostante questo, gli americani temevano
che i tedeschi riuscissero a evitare la sconfitta imminente ricorrendo all'uso di armi segrete prodigiose.
La macchina propagandistica  di Joseph Goebbels, ministro della Propaganda, aveva l'obiettivo di convincere

la popolazione tedesca a credere sino all'ultimo nella "vittoria finale". Ma questa propaganda
Sembrava avere presa anche tra le fila nemiche. Hitler non aveva d'altronde lanciato, pochi mesi prima,
dal settembre 1944, su Londra  i leggendari missili V2, progettati da Werner Von Braun
(poi artefice delle prime avventure spaziali della NASA)?

Missile V2

Erano missili spaventosamente efficaci: eludendo i radar, raggiungevano l'obiettivo in soli 5 minuti dal lancio, senza che fosse in alcun modo possibile prevederne l'arrivo. Nella propaganda nazista la lettera "V" della sigla "V2" corrispondeva all'iniziale di vergeltung, rappresaglia. Anche se alla fine della guerra le cosiddette armi "V" (tranne ovviamentre la V2) non sarebbero state ancora tecnicamente pronte per l'uso, in alcuni casi erano
dotate di grande potenziale, tanto che Stati Uniti e Unione Sovietica si basarono su queste ricerche
per realizzare negli anni successivi i missili intercontinentali e i missili cruise.
....................................................................................................................................................................
Progetto V7 Altre armi "V", invece, servirono fin dall'inizio solo a soddisfare le fantasie del quartier 
generale di Hitler.
A questo scopo, il cosiddetto "disco volante del Terzo Reich" noto anche con la sigla V7, svolse un ruolo particolare.Dopo la sconfitta aerea nei cieli inglesi nel 1940, Hermann Goering, ministro del trasporto aereo, era sotto pressione. Nel 1941 chiamò a raccolta tutti gli esperti del settore, esortandoli
a lavorare a nuovi sviluppi che assicurassero la supremazia aerea alla Germania. E fu qui che nacque il mito del disco volante come arma segreta. Nella fase di progettazione, infatti, fu importante il ruolo svolto dal modello di un velivolo discoidale a decollo verticale, che il giovane costruttore Andreas Epp e 
il suo mecenate Ernst Udet, leggendario asso dell'aviazione tedesca, avevano presentato poco prima a 
Goring. Sull'idea lavorarono in contemporanea due squadre separate: il tedesco Richard Miethe, ingegnere aeronautico, e l'italiano Giuseppe Belluzzo, specialista in turbine, nelle fabbriche di aerei di
Bratislava e Dresda. I colleghi Otto Habermohl e Rudolf Schriever nelle fabbriche Skoda a Praga.
I primi a raggiungere l'obiettivo furono quelli del gruppo di Praga. 


............................................................................................................................................................



Nel marzo 1944 portarono a termine con successo il primo collaudo. Sul volo inaugurale furono scritti
i resoconti più disparati: secondo alcuni il velivolo aveva viaggiato a oltre 2.000 Km orari; secondo
altri aveva solo accennato al volo con un paio di balzi incerti. Certo è che il ministero della Propaganda
esaltò l'avvenimento e annunciò lo sviluppo di nuove armi di straordinaria potenza. E quella fu l'ultima
volta che i nazisti accennarono al progetto "dischi volanti".
Che cosa c'era di vero? La maggior parte dei documenti sul disco andarono poi persi o Distrutti negli
ultimi anni caotici di guerra, mentre i misteriosi 15 mesi di volo di prova prima dell'armistizio bastarono
per diffondere il mito dei dischi volanti super veloci.


Per Peter Pletschacher, storico dell'aviazione, si trattava in realtà solo di una sottile guerra psicologica.
Le velocità dichiarate a quel tempo erano impossibili, una sciocchezza totale. Secondo Pletschacher,
Lo straordinario effetto che la propaganda ebbe sui nemici fu solo la conseguenza del grande rispetto
che gli Alleati nutrivano nei confronti delle capacità tecniche dei tedeschi. ............................................................................................................................................................



Dopo la guerra il mito dei leggendari dischi volanti del Reich ebbe uno sviluppo autonomo, assumento
forme sempre più strane. Molte delle figure di spicco del regime nazista si erano rifugiate in Sud America
e forse per questo cominciò a circolare voce che Hitler e i suoi fedeli avessero raggiunto l'Antartide con
i loro velivoli a disco. Lì, nascosti in gallerie scavate sotto i ghiacci, attendevano di fare ritorno in
Germania. Il culmine dell'intreccio fantasioso fu raggiunto con il racconto che Hitler si fosse
ritirato sulla luna con i suoi dischi volanti e lì avrebbe atteso il giorno della vendetta.



Il viaggio nello spazio sarebbe stato reso possibile da una nuova straordinaria tecnica di propulsione
denominata "Vril", che poteva raggiungere accelerazioni fino a 40.000 Km orari.



............................................................................................................................................................



Fantasia e isteria non avevano più limiti. Nel 1947 alcuni piloti americani giurarono di aver incontrato
oggetti volanti non identificati: gli UFO. E l'aeronautica militare affermò di essere stata coinvolta in un
combattimento con un disco. Così, quando la radio diede notizia dello schianto di un UFO a Roswell,
(Nuovo Messico), si diffuse il panico.L'incidente di Roswell si rivelò una bufala: era solo caduto
un pallone meteo. I sostenitori degli UFO però non se ne curarono affatto e la città divenne luogo
di pellegrinaggio.




............................................................................................................................................................



La paranoia degli UFO negli anni Quaranta si rispecchiò nella paura gemella degli USO (Unidentified
submarine ojects), gli oggetti sottomarini non identificati: velicoli discoidali anfibi, che partivano
sott'acqua, emergevano in superficie, si alzavano in volo e poi tornavano in mare. Il cacciatore di misteri
tedesco Lars Fischinger si è didicato allo studio del fenomeno e ha passato alla lente d'ingrandimento le
decine di apparizioni degli ultimi cinquant'anni. Nell'Antartide, ad esempio, l'equipaggio di una Rompighiaccio avrebbe osservato alcuni USO attraversare uno strato di ghiaccio spesso 7 metri.


............................................................................................................................................................



La mania degli UFO successiva alla Seconda guerra mondiale fu alimentata dagli stessi sviluppatori dei
"dischi volanti". Negli anni '50, Rudolf Schriever raccontò alla rivista tedesca Der Spiegel i collaudi fatti
a Praga, con toni roboanti: "I dischi volanti non sono un gioco da ragazzi. Hanno un grandissimo  significato per lo sviluppo della tecnica di volo." Dal canto suo, Giuseppe Belluzzo che era professionalmente più qualificato, già nel 1944 aveva avvertito che i velivoli di forma discoidale erano
instabili, con un effetto tanto più marcato con l'aumentare delle dimensioni del mezzo.
Ma il racconto di Schriever aveva ormai avuto effetto. In Canada cercarono di ricostruire il disco volante dei nazisti. Fu un clamoroso fiasco. Da allora dell'arma segreta tedesca non si è più parlato.



Il mito e la storia vera del disco volante di Hitler:  fu alta ingegneria o solo propaganda?
Una recente illustrazione ricostruisce il possibile aspetto del disco volante V-7
progettato e costruito dai nazisti nel 1944. Secondo la propaganda dell'epoca volò a 2.000 Km all'ora.

Nessun commento:

Posta un commento